Botoșani è una città della Romania situata nella regione storica della Moldavia, all’estremo nord del paese. Ha una popolazione di poco superiore ai 100 mila abitanti, ma per il paese è un luogo decisamente importante: è qui infatti che sono nate numerose personalità di spicco che hanno fatto la storia della Romania, tra cui il poeta e giornalista Mihai Eminescu, il politico e critico letterario Nicolae Iorga e il biologo Grigore Antipa, che fu tra i primi a studiare la ricca fauna del Delta del Danubio.
La vita a Botoșani scorre tranquilla, ma la cultura è fervente: qui si trovano infatti una serie di interessanti musei, gallerie d’arte, teatri, ed è sede di un’orchestra, di un balletto e di un teatro dell’opera. Dal punto di vista turistico la città è tutta da scoprire, ma grazie allo sbarco delle compagnie low cost all’aeroporto di Suceava, distante soltanto 30 chilometri, ci si aspetta che nel prossimo futuro diventi una meta sempre più presente negli itinerari dei viaggiatori che scelgono la Romania come destinazione per le loro vacanze.
Sebbene sia una piccola cittadina, Botosani si rivela molto interessante da visitare, grazie ai numerosi musei che ospita, alle chiese e ad una serie di attrazioni da non perdere. Ecco quali sono le migliori 5 cose da vedere a Botosani prima di partire per un itinerario on the road dei dintorni.
Il museo etnografico di Botosani rappresenta la perfetta introduzione alla città. Qui viene messa in mostra tutta la sua storia, a cominciare dalla prima civilizzazione rurale. La crescita del museo è strabiliante, basti pensare che negli anni ’80 c’erano in mostra meno di 800 pezzi, che soltanto 20 anni dopo sono diventati quasi 3500. La maggior parte degli oggetti esposti al museo etnografico di Botosani ne racconta la storia dal 1800 in poi: si possono ammirare reliquie religiose, mobili, tessuti e ceramiche, per vedere come viveva la gente dell’epoca.
La Casa Moscovici è un edificio costruito nell’800 dal banchiere ebreo Boris Moscovici, il quale gli diede un’impronta eclettica a cavallo tra il barocco e il palladiano. L’edificio venne poi venduto dalla famiglia Moscovici alla camera di commercio della città, pertanto venne utilizzato per gli scopi più disparati, da libreria a uffici. Da 2010 è parte della lista di monumenti storici della città. La Casa Moscovici è visitabile anche dall’interno, in quanto al piano terra si trovano tre sezioni della biblioteca della contea di Botoşani, intitolata a Mihai Eminescu.
Questo interessante edificio fu la casa di Nicolae Iorga, una delle personalità di spicco legata a doppio filo a Botosani. Qui Nicolae visse con la sua famiglia tra il 1876 e il 1880, e oggi al suo interno possono essere ammirati numerosi oggetti che gli appartennero. Sono esposte foto della sua famiglia, di Nicolae in differenti età, così come le sue lauree ad honorem che gli furono conferite da alcune delle più importantanti università europee, come la Sorbona, Cambridge o l’università di Roma.
E’ in mostra anche una grande collezione di libri, molti dei quali scritti proprio da Nicolae Iorga, e una collezione di giornali e riviste che lui diresse e gestì in prima persona. Alcune stanze della casa riproducono invece la vita dell’epoca, per dare ai visitatori un’idea di com’era la vita di Botosani alla fine del 1800.
Il Monastero Popauti è uno dei monumenti più belli di Botosani. Fu costruito nel 1496 dal principe Stefano il Grande, ed è parte della lista dei monumenti storici della Romania. All’interno del cortile del monastero si trovano tre edifici distinti: la chiesa di San Nicola e la torre campanaria, entrambe costruite in stile moldavo, e la chiesa nuova, dedicata alla Vergine Maria, che ha preso il posto di un vecchio museo, demolito alla fine del XX secolo.
La chiesa di San Nicola è un edificio in pietra, con muri spessi oltre un metro, ma al di fuori ha una facciata in mattoni rossi. L’interno è sfarzoso, con una serie di dipinti risalenti al XV secolo, e le mura della navata decorate con scene della Passione di Cristo. La torre campanaria invece è alta 17 metri, e risale allo stesso periodo della chiesa. E’ di forma quadrata ed è costruita in pietra, incisa sugli angoli, ed è disposta su tre piani. Al terzo piano, ci sono 4 grosse aperture verso i 4 punti cardinali.
All’esterno della chiesa gli archeologi hanno scoperto una necropoli, dove sono seppelliti 25 corpi disposti su tre livelli.
Il parco Mihai Eminescu è il polmone verde della città. Fu aperto nel 1869, e nella sua parte centrale si trova un laghetto artificiale con due ponti che lo attraversano, e dove d’estate è possibile noleggiare barche a remi o pedalò. Lungo gli ombrosi viali alberati si trovano una serie di statue, che raffigurano le principali personalità legate alla città di Botosani. Il parco è ben mantenuto, ed è senza dubbio il modo migliore per trascorrere delle ore di relax e tranquillità senza allontanarsi dalla città.
Botosani si trova al centro di una pianura, pertanto il trekking non è la prima cosa che viene in mente appena arrivati in città. Ma a circa 150 chilometri a ovest si trovano ben tre parchi, nel cuore dei monti Carpazi: sono il parco naturale del Maramures, il parco nazionale di Rodna e il parco nazionale Călimani. Botosani è ben collegata coi Carpazi grazie alle strade DN29 e DN17, pertanto può essere sfruttata come base per magnifiche camminate in montagna, immersi nella natura.
Essendo una località relativamente giovane per il mondo del turismo, le strutture dove dormire a Botosani non sono molte. Ci sono circa 5-6 hotel tra cui scegliere, e alcuni appartamenti. Gli alberghi sono di ottima qualità, e i prezzi sono davvero concorrenziali. Considerando che ben 4 alberghi della città hanno 4 stelle, e che il prezzo medio è di 30-35 euro a notte, alloggiare a Botosani potrebbe rivelarsi una vera e propria sorpresa.
Prima che l’aeroporto di Suceava venisse utilizzato dalle compagnie low cost, raggiungere Botosani era decisamente complicato: la sua posizione all’estremo nord della Romania, non lontana dai confini con Ucraina e Moldavia, ha fatto sì che la località rimanesse praticamente sconosciuta ai turisti. Per dare l’idea, Botosani dista quasi 7 ore da Bucarest, altrettante da Costanza, 6 ore da Cluj-Napoca e 10 ore da Timisoara. Eccezion fatta per Suceava, la città più vicina è Iasi, che comunque dista 2 ore d’auto; in alternativa, Botosani e Iasi sono collegate anche da una linea ferroviaria, che poi prosegue da e per Chisinau e l’Ucraina.
Tuttavia le distanze sono lunghe ma non proibitive, e la condizione delle strade è migliorata davvero tanto, specialmente dopo l’ingresso in UE della Romania. Per questo motivo, anche chi si trova già nel paese potrà noleggiare un’auto o prendere un autobus, e raggiungere Botosani in circa una giornata di viaggio. Ma con l’aeroporto internazionale di Suceava costruito e operativo a soli 30 chilometri, Botosani è diventata estremamente comoda da raggiungere dall’Italia, dato che Wizz Air lo collega con comodi voli da e per Bergamo, Bologna e Roma Ciampino.